La gola di Pierre Taillée
La gola di Pierre Taillée
Scheda
Nome | Descrizione |
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Chiusura | Il sito non è attualmente accessibile per rischio idrogeologico. |
Modalità di accesso | Non accessibile |
La gola di Pierre Taillée separa Avise dal Comune di La Salle. Stretta e selvaggia ha meritato questo nome grazie ai tagli di roccia che i Romani hanno effettuato per permettere il passaggio per la strada delle Gallie. Da questo luogo storicamente strategico possiamo finalmente entrare nella Valdigne e vedere in tutta la sua bellezza e maestosità il Monte Bianco.
L’Aubert che vi transitò cento e più anni or sono racconta che: « Quando si arriva a questo passaggio bisogna andare per gradi e girarsi spesso per non perdere nessuna delle bellezze della scena maestosa che ricresce man mano che la strada sale». Ha inoltre lasciato una mirabile descrizione del luogo e della vista che si gode verso la Valdigne: “…alla fine della Valle sorgeva il Monte Bianco, e il Re delle Alpi sembrava più imponente che mai. Da contemplare da vicino... Così vidi il Monte Bianco avvolto nel suo vasto sudario di neve e ghiaccio; a destra e a sinistra le montagne boscose che delimitano la Valle, e il cui terreno più prossimo era costituito solo da rocce sgretolate; ai miei piedi, la Dora vorticava negli abissi profondi della gola...”(citazione tradotta)
L’Aubert che vi transitò cento e più anni or sono racconta che: « Quando si arriva a questo passaggio bisogna andare per gradi e girarsi spesso per non perdere nessuna delle bellezze della scena maestosa che ricresce man mano che la strada sale». Ha inoltre lasciato una mirabile descrizione del luogo e della vista che si gode verso la Valdigne: “…alla fine della Valle sorgeva il Monte Bianco, e il Re delle Alpi sembrava più imponente che mai. Da contemplare da vicino... Così vidi il Monte Bianco avvolto nel suo vasto sudario di neve e ghiaccio; a destra e a sinistra le montagne boscose che delimitano la Valle, e il cui terreno più prossimo era costituito solo da rocce sgretolate; ai miei piedi, la Dora vorticava negli abissi profondi della gola...”(citazione tradotta)
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